Dalì che trascorre le estati a Cadaques fin da piccolo fantastica, popolando la sua vita di figure immaginarie, di segni avvertiti come predestinazioni alla gloria. Dali è bravo nel disegno, ha talento per la pittura. Se ne accorgono i Pichot, una famiglia di artisti presso la cui residenza i Dalì soggiornano spesso, e il pittore tedesco Siegfried Burmann: è lui che nel 1914 regala a Salvador la sua prima tavolozza. Nel 1921, alcuni mesi dopo la morte della madre, viene ammesso all’Accademia d’Arte di S.Fernando a Madrid dove stringe amicizia con Federico Garcìa Lorca e il regista Luis Buñuel.Salvador Dali verrà un anno dopo sospeso a causa delle feroci critiche ai suoi insegnanti e definitivamente espulso nel 1926, anno in cui tra l’altro incontra Picasso a Parigi.Nel 1929 collabora con Buñuel alla regia del film “Un chien andalou” a Parigi ed incontra Tzara, i surrealisti ,Paul Eluard e Gala, sua futura compagna di vita e musa ispiratrice. Nell’anno successivo Dali sviluppail suo celebre metodo paranoico-critico. Nel 1934 la sua mostra personale a New York riscuote un successo grandioso; tale successo è immediatamente successivo al suo primo scontro con i surrealisti in occasione dell’esposizione dell’opera “L’enigma di guglielmo Tell”. Nel 1938 partecipa alla mostra internazinale dei surrealisti a Parigi e nell’estate dello stesso anno Freud e Dali si incontrano a Londra.
Sette anni dopo espone le sue opere stereoscopiche al Guggenheim Museum e a maggio del 1978 viene nominato membro dell’Académie des Beaux-Arts di Parigi.L’anno seguente si tiene una retrospettiva di Dalì al centre Georges Pompidou di Parigi, trasferita poi alla Tate Gallery di Londra. Il 10 giugno del 1982 muore Gala e nel luglio dello stesso anno gli viene conferito i titolo di Marchese di Pùbol. Nel maggio dell’ 83 dipinge “La coda di rondine” suo ultimo quadro. Nel 1984 riporta gravi ustioni nell’incendio della sua camera al castello di Pùbol,dove oramai stabilmente risiede. Il 23 gennaio del 1989 Salvador Dalì muore nella torre Galatea a causa di un colpo apoplettico. In rispetto delle sue volontà, viene sepolto nella cripta del Teatro-Museo Dalì a Figueras. Nel suo testamento lascia allo Stato spagnolo tutte le opere e le sue proprietà.